martedì 15 dicembre 2009

il viaggio e la fantasia


Il mondo e la fantasia.
Il viaggio può anche essere una narrazione fantastica ambientata in un contesto reale: l'esempio più noto è quello dell'Odissea di Omero (sec. VIII a.C.), in cui le straordinarie vicende che segnano il ritorno dell'eroe navigatore coinvolgono mostri e divinità ma hanno come sfondo le isole e le coste del mar Mediterraneo. A questo poema si è ispirata in gran parte l'epica successiva: Apollonio Rodio (295 - 215 a.C.), autore delle Argonautiche, narra il viaggio nel mar Nero degli eroi greci alla conquista del vello d'oro e Virgilio (70 - 19 a.C.) imposta l'Eneide sull'accidentato cammino di Enea da Troia distrutta verso I'ltalia. Abbastanza vicina a questo modello è la novellistica medievale, specialmente nelle Mille e una notte, il cui nucleo centrale è costituito dalle peripezie di Sindbad il marinaio. Dopo le grandi scoperte geografiche anche la creazione fantastica ha assunto come punto di riferimento una dimensione più ampia (come testimonia il poema epico I Lusiadi del portoghese Luiz Vaz de Camões, 1525- 1580), in cui emerge il gusto per l'esotismo e il confronto tra il modo di vivere europeo e le civiltà più lontane e sconosciute. Nel romanzo Robinson Crusoe di Daniel Defoe (1660 - 1731) all'ambiente misterioso e selvaggio dell'isola tropicale si oppone la razionalità europea del marinaio. Di natura fantastica e filosofica è la peregrinazione tra Europa e nuovo mondo del Candido ovvero l'ottimismo di Voltaire (1694 - 1778). L'800 romantico, se da un lato si sente attratto dagli orizzonti lontani ed esotici (Atala o gli amori di due selvaggi nel desèrto e Itinerario da Parigi a Gerusalemme) di Francois René de Chateaubriand, 1768 - 1848; Il viaggio in Oriente di Gérard de Nerval, 1808-1855) e arcanamente inquietanti (Le avventure di Gordon Pym di Edgar Allan Poe, 1809 - 1849), dall'altro scopre I'ltalia come destinazione dei viaggi dei suoi personaggi: celebre è il Pellegrinaggio del giovane Aroldo di George Gordon Byron (1788 - 1824). Una grandiosa metafora di una lotta strenua contro forze ignote e malefiche è la lunga caccia alla balena bianca in Moby Dick di Herman Melville (1819-1891). Nella seconda metà del secolo la letteratura positivista è affascinata dalla potenza dei moderni mezzi di trasporto: ne è un esempio Il giro del mondo in 80 giorni di Jules Verne (1828- 1905). Nel mondo sempre più esplorato e conosciuto c'è meno posto per avvenimenti strabilianti, ma il viaggio conserva e sotto certi aspetti accentua il proprio carattere simbolico: in La linea d'ombra di Joseph Conrad (1857- 1924) la navigazione rappresenta il percorso verso la responsabilità, nella Conversazione in Sicilia di Elio Vittorini (1908 - 1966) è una riscoperta delle ragioni della vita, in La luna e i falò di Cesare Pavese ( 1908 - 1950) è la presa di coscienza delle proprie radici, nelle pagine di Sulla strada di Jack Kerouac (1922 - 1969) è la scelta estrema della libertà.

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