lunedì 14 dicembre 2009

L'Odissea


In questo percorso non potevamo dimenticare il viaggio di Ulisse
Il viaggio di Ulisse è un viaggio di ritorno ( nostos ), dalla guerra <> alla sua nativa Itaca, la patria abbandonata e ritrovata insieme alla moglie Penelope ed al figlio Telemaco. Quindi il viaggio può essere considerato inizialmente nella sua circolarità ( partenza / percorso / arrivo e recupero ) ove emerge soprattutto la finalità ultima della meta, del raggiungimento di uno scopo ( la ricongiunzione, la riconquista definitiva della stabilità attorno ai valori originari ).
Ma immediatamente, rileggendo attentamente la vicenda di Ulisse, si nota che il viaggio non può consistere solo nell'approdo al porto finale, ma piuttosto nel superamento di mille pericoli, ostacoli, prove e nella verifica di mille esperienze. Il viaggio diventa prova di conoscenza, nel senso più ampio del termine.Esso è lo stimolo naturale alla ricerca del nuovo, l'istintiva attrazione / repulsione per ciò che ci è estraneo, la misura della distanza che ci separa dalle realtà sconosciute, la sfida al confronto, l'abilità di relazionarsi con il diverso da noi, la capacità di adattamento a situazioni imprevedibili. Narrativamente l'Odissea propone queste articolazioni tematiche attraverso le avventure che toccano Ulisse: il mondo meraviglioso di mostri ( Polifemo ) maghe ( Circe ), sortilegi ( le Sirene ) e tentazioni minacciose ( Calipso ). Ma l'Odissea rivela anche un'interessante varietà di atteggiamenti nel carattere del navigatore-viaggiatore Ulisse: la tenacia nel sopportare le avversità naturali ( tempeste ), l'astuzia nell'aggirare pericolosi imprevisti ( Polifemo ), la temerarietà nel varcare la sfera del conoscibile ( viaggio agli Inferi ), l'abilità retorica nel narrare le varie tappe della sua peregrinazione ( il racconto ad Alcinoo ), l'eroismo ed il coraggio fisico, il gusto del rischio e dell'avventura.Dunque il significato del viaggio è soprattutto nel suo percorso: la meta può materializzarsi in modo imprevedibile e talvolta può addirittura sfuggire, può essere perennemente e vanamente inseguita.Nell'elaborazione del mito di Ulisse che Dante propone nel canto XXVI dell'Inferno di Ulisse emerge una nuova interpretazione del mito di Ulisse, contrassegnato da una sete conoscitiva sfrenata ( e colpevole per Dante ) che lo porta alla morte, legata al suo peccato di superbia nei confronti dei decreti divini. La violazione del sacro è un' altra delle minacce oscure che attendono chi si inoltra nei territori sconosciuti ma eccitanti della scoperta. La rivelazione di ciò che non appartiene alla nostra cultura spesso è misteriosa e rischiosa risulta l'imperfetta interpretazione dei segni proposti a chi perlustra l'ignoto da parte del divino( Coleridge ).
Il viaggio in mare è del resto metafora della vita. Essa è come una navigazione che si concluderà in un porto assalito dalla tempesta. L'esistenza ( la nave) è destinata a perdere la sua guida (la ragione) ed il poeta che rappresenta il dramma umano, si sente in balia di se stesso.

1 commento:

  1. myanmaranmaranmaranmaranmaranmaranmaranmaranmaranmaranmaranmaranmaranmaranmaranmaru.com
    Aug 1, 2018 · · 1 posts · 0 authorsMyanmaranmaranmaranmaranmaranmaranmaranmaranmaranmaranmarua.com, the official free youtube to mp3 converter website of the UN-recognized Myanmar

    RispondiElimina